Educazione Alimentare
Nutrizione: in salute con un’alimentazione sana
(Articolo elaborato dalla Dott.ssa Michela Bulgari – biologo nutrizionista)
L’organizzazione Mondiale della Salute (OMS) definisce l’obesità come una “epidemia globale” in rapido incremento sia nell’età adulta che pediatrica.
L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo e viene definita da un indice di massa corporea (IMC) maggiore di 30 kg/m2. Il sovrappeso invece è definito da un IMC compreso fra 25 e 29,99 kg/m2.
A livello mondiale la prevalenza di adulti sovrappeso/obesi dal 1980 al 2013 è notevolmente aumentata arrivando a 36,9% nei maschi e a 38,0% nelle femmine. Anche nei bambini e negli adolescenti i valori di prevalenza di sovrappeso/obesità sono aumentati a 23,8% nei maschi e a 22,6% nelle femmine; nei paesi in via di sviluppo – pur in presenza di valori di prevalenza di sovrappeso/ obesità̀ inferiori – si evidenzia lo stesso trend. In Europa sovrappeso/obesità̀ interessano il 40% degli adulti e il 30% dei bambini.
Le attuali conoscenze scientifiche dimostrano che l’incidenza di sovrappeso/obesità è prevalentemente legata allo stile di vita, in particolare ad una non corretta alimentazione e insufficiente attività fisica; raramente tali condizioni sono dovute a malattie genetiche o endocrine.
Purtroppo sovrappeso/obesità rappresentano l’anticamera di molte malattie cronico-degenerative.
Si stima infatti che il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcuni tumori siano attribuibili al sovrappeso/obesità. In totale, sovrappeso/obesità rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e i decessi nel mondo da imputare all’obesità sono almeno 2,8 milioni/anno.
Nel 2016 uno studio in Italia basato sulla stima del carico di malattia attribuibile a specifici fattori comportamentali ha evidenziato che consumi alimentari non idonei, bevande alcoliche e inattività fisica hanno una correlazione pari ad una volta e mezzo quella del fumo. Tra i rischi alimentari più importanti per la popolazione italiana vi è il basso consumo di cereali integrali, frutta secca in guscio, frutta e verdura, e il consumo eccessivo di sale.
Nell’ultimo anno inoltre la Pandemia da SARS-CoV-2 ha determinato un ulteriore peggioramento delle abitudini alimentari. Molti studi infatti hanno riscontrato una tendenza generale all’aumento di peso, alla scarsa aderenza alla dieta mediterranea e alla sedentarietà. La pandemia ha inoltre esacerbato molti disturbi del comportamento alimentare nei giovani e peggiorato patologie croniche o di recente diagnosi.
Alla luce di quanto descritto risulta fondamentale un intervento per trattare le condizioni di sovrappeso/obesità ed ancor più rilevante deve essere la prevenzione.
Prevenire il fenomeno promuovendo uno stile di vita e una dieta sana è essenziale per ridurre l’insorgenza di alcune patologie cronico-degenerative, ridurre la spesa sanitaria pubblica ed aumentare così l’aspettativa di vita con un invecchiamento attivo.